Le Intolleranze Alimentari

Le intolleranza alimentari sono delle incapacità ad assimilare certi alimenti da parte del nostro organismo. Spesso si tende a confondere le intolleranza alimentari con le intossicazioni alimentari e le allergie alimentari. Ecco quindi che cercare di schiarire le idee per capire il nostro problema è fondamentale per capire soprattutto i sintomi che abbiamo.

Un’analisi completa dei sintomi non è molto semplice ed il vostro medico è la persona adatta a cui rivolgersi, se però si va dall’esperto già con le idee chiare si facilità la diagnosi e la risoluzione del problema. Purtroppo però le intolleranze alimentari non sono di facile diagnosi perché non si conoscono scientificamente le cause che provocano questi problemi. Dai sintomi si effettuano dei test più o meno scientifici per capire se abbiamo qualche intolleranza a qualche elemento.

SINTOMATOLOGIA

Quali sono i sintomi principali delle intolleranze alimentari?
Vista la difficoltà dell’argomento ci possono essere numerosi sintomi e numerose reazioni dello stesso problema in persone completamente differenti. Abbiamo quindi un bacino di sintomi conosciuti che non identificano esattamente ed esclusivamente un’intolleranza. Infatti è possibile che lo stesso sintomo sia sentore di intossicazione, allergia, indigestione temporanea o intolleranza sporadica. Prima di tutto è bene controllare da soli il proprio stato di malessere e di provare a percepire più sensazioni possibili dai sintomi in maniera tale da indirizzare al meglio l’esperto che poi vi seguirà.

Prima di riassumere i sintomi delle intolleranze alimentari in una lista, si deve dire che essi non sono sintomi da sistema immunitario tipici di allergie alimentari. Questo significa che i sintomi saranno tutti circoscritti al sistema digestivo e non si avranno reazioni cutanee o risposte allergiche tipiche di un’allergia. Possiamo quindi riassumere i principali sintomi delle intolleranze alimentari:

  • dolori addominali
  • diarrea
  • vomito
  • flatulenza, meteorismo
  • perdita di sangue con le feci
  • disturbi intestinali
  • dolori all’addome
  • difficoltà di digestione
  • nausea

Come appena accennato i sintomi sono vari e gli stessi possono ricondurre a numerosi problemi. Infatti diagnosticare un’intolleranza alimentare non è semplice e rivolgersi al proprio medico con le idee chiare di come vi sentite è la cosa migliore. Ma di solito come si procede per diagnosticare e trovare una cura per le intolleranze alimentari?

Diagnosi e cure
Spesso la diagnosi può essere fatta da soli se avete dei sintomi simili a quelli sopra e pensate che non riuscite a digerire quando bevete il latte per esempio. Potete benissimo eliminare il latte dalla vostra alimentazione e vedere che cosa succede. Questo è più o meno come si procede quando volete provare qualcosa fai da te.

Lo stesso procedimento viene fatto in maniera abbastanza scientifica da esperti che provano ad individuare il vostro problema e la vostra intolleranza al determinato argomento. Si procede con un’analisi dei casi familiari simili e una visita generale per poi passare alla fase di test per intolleranze alimentari e test allergici più o meno scientifici.

Dopo aver eseguito i test si passa alla dieta per intolleranze alimentari che viene programmata e modulata andando a togliere quelli alimentati sospettati intolleranti e verrà appropriatamente modulata su un corretto apporto calorico di grassi, carboidrati e proteine. Dopo alcune settimane si prova a reintrodurre l’alimento e si vedono gli effetti con o senza. Per trovare una soluzione efficace si procede quindi per passi successivi trovando numerose difficoltà se i sintomi sono variabili o poco costanti e se le intolleranze sono variabili rispetto alla quantità dello stesso alimento ingerita.

TEST DELLE INTOLLERANZE

Come si fanno i test per le intolleranze alimentari? Sono utili?

L’argomento dei test per le intolleranze alimentari è molto controverso e molto difficile. Questo perché non esiste un test scientifico totalmente valido al 100%. Ci sono dei test abbastanza attendibili ma spesso si trovano test che non sono stati testati sufficientemente, praticamente i campioni di popolazione considerata sono minimi e quindi non si possono considerare attendibili. Solitamente, a fronte di una visita specifica da parte di un esperto ed a fronte di una restrizione di sintomi, cibi ed alimenti, i primi test che si fanno sono quelli per l’allergia alimentare.

Stimolando il nostro sistema immunitario possiamo già dire se il nostro problema è di natura allergico o se ci sono complicanze riguardanti le intolleranze a qualche alimento. Dopo aver superato negativamente il test allergico ci sono test per le intolleranze alimentari che possono essere efficaci e riassumiamo in due grandi categorie:

  • Test diagnostici: abbastanza mirati e scientifici
  • Test alternativi, non convenzionali, poco testati

I test alternativi non sono da considerarsi validi perché considerati spesso forme di guadagno ma non alternative valide di test scientifici. Ecco quindi che prima di fare un test bisognerebbe riconoscere l’effettiva efficacia di quel test. Bisogna poi dire che i test non convenzionali non sono testati a sufficienza e non si vogliono nemmeno testare su campioni numerosi di popolazione perché altrimenti potrebbero svelare la loro inconsistenza.

Tra i test scientifici possiamo trovare test molto efficaci per intolleranze di cui si conosce abbastanza, come la celiachia o l’intolleranza al lattosio, e test che sono ancora in fase di sperimentazione. Tra le tipologie di test che possiamo trovare per l’intolleranza alimentare abbiamo:

  • test cutanei
  • test con campioni di sangue
  • citotest
  • Dosaggio IgG (immunogobine)
  • Etc.

La scienza spazia con molti tipi di test perché le cause che provocano le intolleranze alimentari non sono ancora ben chiare e ad oggi non esiste una causa dimostrata ed accertata da tutto il mondo scientifico, ecco perché trattare le intolleranze alimentare non è affatto semplice e l’unica risposta efficace che si ha è quella di applicare una dieta ad esclusione per passi successivi descritta nella prossima sezione.

DIETA ED ALIMENTAZIONE

Quale dieta per le intolleranze alimentari?

Non esiste una dieta generica per le intolleranze alimentari e la prima puntualizzazione che si deve fare riguarda l’alimento della nostra intolleranza. Spesso formulare una dieta per il vostro problema di intolleranza non è molto semplice solo perché non si riesce a capire quale sia quell’alimento. Infatti, la scienza non è ancora in grado di dire esattamente quali siano le cause delle intolleranze e per questo si procede per passi successivi. Capita quindi spesso che la stessa dieta vari solo perché i pensava di essere intolleranti ad un certo alimento ed invece non era vero.

Questo tipo di diete sono chiamate in molti modi, spesso vengono chiamate diete ad esclusione per intolleranze alimentari, spesso diete per passi successivi e sono quindi delle regolamentazioni di alimentazione escludendo quegli alimenti che si deduce siano la causa per i vostri problemi di intolleranza alimentare. Solitamente con questo tipo di diete si procede come segue:

  • Visita da parte di uno specialista
  • Analisi dei sintomi e restrizione del numero di alimenti potenzialmente origine di intolleranze
  • Dieta Alimentare che esclude certi tipi di alimenti
  • Valutazione degli effetti dopo circa 20 giorni
  • Reinserimenti degli elementi esclusi
  • Valutazione degli effetti dopo 20 giorni

Se re-immettere gli alimenti esclusi vi provoca ancora sofferenza mentre nel periodo precedente non avevate avuto problemi allora la dieta è quella giusta ed il problema è stato identificato. Non capita sempre così, può infatti accadere che si sbagli alimento e si proceda ad una rimodulazione delle dieta in base agli altri alimenti sospetti.
Per questi motivi è bene rivolgersi al proprio medico prima di provare specialisti o persone che promettono risoluzioni lampo, indolori ed economiche.

Alimentazione e comportamenti per migliorare la digestione

Non basta la dieta , bisogna regolarizzare la propria alimentazione e favorire al meglio la propria digestione. La dieta che viene formulata nel procedimento sopra descritto sarà completa e garantirà il completo apporto di tutti gli elementi che servono per una buona alimentazione ma spesso non basta e si devono correggere le nostre abitudini. Per esempio non dobbiamo stressare lo stomaco e quindi dovremmo cercare di gestire stress, preoccupazioni e tensioni.

Altri consigli per una digestione che parte bene è la corretta masticazione, la digestione inizia in bocca, evitare di parlare a bocca piena e cercate di non incamerare aria spesso crea tensioni al nostro stomaco ed al nostro intestino. Non masticate troppo poco ed evitate di mangiare troppo in fretta. Spesso le intolleranze possono essere causate dai nostri comportamenti sbagliati e dal nostro continuo sollecitare in maniera dannosa il nostro organismo

 

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