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Intolleranza alla fenilalanina: come comportarsi a tavola

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Tutte le intolleranze alimentari sono legate alle quantità degli alimenti assunti o a particolari disfunzioni delle catene enzimatiche che assorbono i principi nutritivi dal cibo. Oggi parleremo dell’intolleranza alla fenilalanina che provoca un disturbo conosciuto come fenilchetonuria.

La fenilalanina è un amminoacido aromatico che si trova nelle proteine animali e in quelle vegetali, siccome l’organismo non può sintetizzarlo a partire da altri amminoacidi, viene considerato essenziale per la sintesi proteica, inoltre è un precursore della tirosina e partecipa alla biosintesi degli ormoni tiroidei e dei mediatori delle funzioni nervose. Quando non si metabolizza la fenilalanina subentra la fenilchetonuria, una condizione patologica di tipo ereditario. I primi effetti visivi sono la ipopigmentazione cutanea dovuta alla carenza di melanina, quelli più profondi si manifestano quando la fenilalanina si accumula nei tessuti.

Dove si trova la fenilalanina

Come abbiamo specificato, la fenilalanina deriva da alimenti a base proteica tra cui carne, pesce, uova e legumi. Si trovano tracce di fenilalanina anche nell’aspartame una sostanza che ha un potere dolcificante di 200 volte superiore quello dello zucchero. Chi soffre di intolleranza alla fenilalanina dovrebbe evitare di bere bibite dolci, per questo vi consigliamo di leggere sempre le indicazioni sull’etichetta.

Come curare l’intolleranza alla fenilalanina

Per curare l’intolleranza alla fenilalanina e di conseguenza tenere sotto controllo la fenilchetonuria è necessario seguire una dieta specifica. Sino a qualche tempo fa i medici erano convinti che i soggetti che manifestavano questi disturbi potessero variare la propria dieta a partire dall’adolescenza, in realtà deve essere seguita a vita perché se il paziente non riceve la giusta quantità di amminoacidi la situazione si può aggravare.

È il medico che decide quale quantità di fenilalanina deve assumere un paziente, in base ai risultati delle analisi del sangue che devono avvenire frequentemente, soprattutto durante la fase della crescita e in gravidanza. Vi sono anche delle terapie complementari che prevedono l’assunzione di integratori in polvere o in compresse che bloccano l’assorbimento della fenilalanina in eccesso. Solo che non sono ancora noti gli effetti perché ci sono alcuni studi in corso. Di seguito forniremo una lista di alimenti concessi, da consumare con moderazione e da evitare.

Alimenti concessi

Fecola di mais, tapioca, frutta e verdura, oli, burro, margarina, bevande commerciali, tè, caffè, succhi di frutta, zucchero, miele, marmellate, spezie, sale, caramelle.

Alimenti da consumare con moderazione

Cereali, riso, mais, patate, piselli, soia, avocado, banana, maracuja, broccoli, cavoletti di Bruxelles, asparagi, spinaci, panna.

Alimenti vietati

Farine, pane, pasta, legumi secchi, yogurt, formaggio, tutti i tipi di carne e pesce, tutti i tipi di uova, tutti i tipi di molluschi e crostacei, frutta secca, latte, soia, cioccolato, piselli, birra.

Flavia

La salute non s’acquista coll’andar dal farmacista. [cit.]

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