Glutenofobia, la paura di mangiare cibi ricchi di glutine: un fenomeno in aumento

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Il gluten free è diventato una mania, in tutti i negozi di generi alimentari i prodotti senza glutine trovano sempre più spazio tra gli scaffali e i consumatori sono indirizzati verso questo tipo di acquisti. Da quando sono aumentati i casi di celiachia le nostre abitudini a tavola sono cambiate, ma quello che spaventa sono i dati crescenti delle persone “affette” da glutenofobia. Un termine coniato appositamente per i non celiaci. Scopriamo insieme cosa sta succedendo.

Ricordate quando per essere trendy bastava indossare degli abiti diversi? Oggi per essere trendy è importante prima di tutto essere salutisti e abbracciare stili di vita naturali. Basta scorrere la timeline dei social network per scoprire uno o più amici che sorseggia bevande alla frutta e sgranocchia semi, piuttosto che leggere stati personali in cui si parla di teorie (senza alcun fondamento scientifico) che invitano ad eliminare alcuni alimenti dalla dieta. Non stiamo parlano solo di vegetariani e vegani ma anche di glutenofobici. Si sente parlare ancora troppo poco di questo disturbo che non è grave ma deve essere tenuto sotto controllo perché la glutenofobia è tutta nella nostra testa.

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Nella nostra nazione ci sono 170mila casi di celiachia, i dati sono quelli ufficiali del Ministero della Salute. Eppure è stato stimato che ogni anno vengono acquistati almeno 2milioni di prodotti gluten free. Che cosa significa tutto questo? Le famiglie italiane nel carrello della spesa preferiscono i prodotti senza glutine, il mercato è cresciuto del 31% e questa scelta ha un peso di circa 100milioni di euro nel mercato. Cerchiamo di andare più a fondo perché da questi dati parte la prima analisi per capire meglio il fenomeno della glutenofobia.

Sempre il Ministero della Salute, in una delle sue note, ha parlato del rischio dell’autodiagnosi. Adesso vi facciamo una domanda: quanti di voi si sono convinti di avere delle intolleranze al glutine ascoltando le storie di amici e parenti? In circostanze di questo tipo il web non aiuta perché la gente tende ad approfondire tramite delle ricerche mirate sul web, pochissimi si recano dal medico. Non solo, secondo recenti statistiche pare che almeno 3 italiani su 10 siano convinti che abolendo il glutine dalla loro dieta sia possibile dimagrire e ritrovare il peso forma. Solo 1 italiano su 10 elimina il glutine perché è poco salutare. Le cause della glutenofobia sono da ricercare proprio in questa motivazione. Il glutine non è poco salutare, privando l’organismo di questo elemento essenziale (in assenza di intolleranze e allergie) si può andate incontro a gravi carenze.

Siamo famosi in tutto il mondo per le tre “P”, ovvero: pasta, pane, pizza. La nostra cultura gastronomica si adatta difficilmente a queste nuove tendenze. Per fortuna gli italiani non hanno ancora rinunciato alla prima, in quanto la produzione è in aumento e rispetto al passato è diminuito l’utilizzo di grano estero. Basta questo dettaglio a scongiurare il rischio della diffusione della glutenofobia? A questa domanda non possiamo ancora dare una risposta, però potete aiutarci voi con i commenti. Fate una piccola analisi: quante volte mangiate la pasta? E il pane è sempre presente sulla vostra tavola?

Flavia

La salute non s’acquista coll’andar dal farmacista. [cit.]

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