Vantaggi e svantaggi dei cibi integrali

Al giorno d’oggi si registra un consumo sempre maggiore di cibi integrali, in particolare grazie al costantemente più alto livello di attenzione che si ha per la propria alimentazione. È infatti sufficiente un veloce giro al supermercato per rendersi conto che molte persone acquistano e mangiano regolarmente i cibi integrali convinti che « facciano bene », senza però informarsi sulla veridicità del proprio pensiero. È indubbio che questo tipo di alimento presenti vantaggi e qualità positive, ma bisognerebbe anche considerare che i cibi integrali possono avere degli svantaggi sconosciuti ai più. Si cercherà, dunque, in questo articolo, di fare chiarezza un po’ di chiarezza spiegando i principali vantaggi e svantaggi dei cibi integrali.

Dati statistici evidenziano come, nel corso degli ultimi anni, il consumo di fibre da parte delle persone sia notevolmente diminuito. Ciò è dovuto principalmente a cambi generali delle abitudini alimentari. Ecco dunque che fanno la loro comparsa sul mercato i cibi integrali che, considerati in passato un cibo per poveri, iniziano ora a essere consumati (e a costare di più) proprio per compensare quella mancanza di fibre.

Un cibo integrale si caratterizza per il fatto che la farina che contiene presenta un solo elemento, cioè il germe, mentre vengono eliminati gli altri due elementi, ossia la crusca e l’endosperma. Il problema principale risiede nel fatto che è soprattutto negli elementi eliminati che si trovano nutrienti utili alla protezione e al rafforzamento del cervello, del cuore, del colon e del fegato.

Il vantaggio principale del cibo integrale è l’alta quantità di fibre che esso contiene, peculiarità che porta con sé vari vantaggi e punti di forza:
maggiore sensazione di sazietà (caratteristica che rende i cibi integrali utili nel caso in cui si voglia tenere sotto controllo la propria dieta non esagerando con la quantità di alimenti ingeriti);
prevenzione di patologie gravi come vari tipi di tumore, come per esempio il cancro;
– riduzione dell’assorbimento delle sostanze cancerogene;
– basso livello di calorie e di contenuto glicemico;
– ottime per essere inserite in particolari diete, soprattutto quelle che necessitano un maggiore apporto di fibre;
– aumento di vitamina E e di alcune specifiche vitamine del gruppo B;
– miglioramento della funzionalità dell’intestino;
– basso livello di contenuto glicemico.

Tuttavia, è bene ricordare che i cibi integrali presentano anche alcuni svantaggi:
– meno facilmente conservabili
– minore assorbimento di calcio, ferro e zinco; ciò è dovuto a un eccesso di fitati, che si verifica quando il cibo integrale viene consumato in maniera eccessiva;
– alle volte, più calorie e più zuccheri.
Inoltre, occorre puntualizzare che in una dieta bilanciata ed equilibrata, il necessario apporto di fibre è già garantito dal consumo di frutta e verdura, e non è pertanto necessario arricchirlo con i cibi integrali.

In conclusione, non è sempre detto che consumare un cibo integrale sia più salutare rispetto a un alimento che non lo è. L’integrale è un buon alimento da inserire nelle proprie diete per godere dei numerosi vantaggi elencati in questo articolo ma occorre ricordare che, come ogni cosa, non bisognerebbe esagerare. Si consiglia infatti di consumare non oltre 50 grammi al giorno di integrale, essendosi precedentemente assicurati che l’alimento sia realmente e al 100% integrale.

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