Dieta Lemme

Dieta Lemme: Come funziona? Rischi, benefici e consigli utili

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Dieta Lemme: Funzionamento, richi e benefici

Definita spesso ironicamente “dieta degli spaghetti a colazione”, come spesso accade nel caso di regimi alimentari poco convenzionali la Dieta Lemme ha fatto in questi anni molti proseliti ma altrettanti detrattori.

Ma in cosa consiste dunque questo particolare programma alimentare?

Nel seguente articolo troverete alcune informazioni utili sui principi su cui si basa, il suo funzionamento pratico, nonché benefici e possibili rischi.

Dieta Lemme: Come funziona

Ideato dal dottor Lemme, da cui prende in nome, questo programma alimentare si presenta più come una filosofia dell’alimentazione più che un programma nutrizionale.

A differenza di molti regimi alimentari, la Dieta Lemme esclude totalmente il conteggio dell’introito calorico giornaliero e si limita invece alla classificazione dei cibi tra alimenti consigliati, concessi e vietati sulla base delle loro caratteristiche chimiche.

Se è vero che il valore calorico degli alimenti viene ignorato, non altrettanto si può dire dell’indice glicemico, ovvero il valore che indica la rapidità con cui l’assunzione di un determinato cibo provoca l’innalzamento della glicemia nel sangue. Quando l’indice glicemico è basso, viene introdotto meno glucosio nel sangue con conseguente aumento del senso di sazietà e maggior facilità nel contrastare l’aumento di peso.

Un aspetto molto importante dell’indice glicemico preso in considerazione dalla Dieta Lemme è il fatto che questo valore può variare non solo da alimento ad alimento, ma anche per lo stesso cibo a seconda dell’orario in cui viene assunto. È questo il motivo dei famosi “spaghetti a colazione”: assumere carboidrati al mattino permette al nostro organismo di funzionare meglio e contrastare il sovrappeso.

Dieta Lemme: Cosa e come mangiare

Come già anticipato, la Dieta Lemme prevede la categorizzazione dei cibi in alimenti vietati e concessi. Vediamo dunque come è necessario regolare il proprio piano alimentare.

Alimenti vietati.

  • Sale: vietato anche per salare la pasta, in quanto aumenta l’indice glicemico dei cibi e causa ipertensione.
  • Zucchero: stimola l’insulina e, di conseguenza, provoca un aumento dell’adiposità.
  • Pane: vietato in quanto, in combinazione con la pasta, provocherebbe un eccesso di carboidrati.
  • Abbinamento proteine-carboidrati: non bisogna abbinare alimenti proteici come la carne ai carboidrati.
  • Dolci: vietati per il contenuti di zucchero e carboidrati
  • Pomodori e carote: la Dieta Lemme li considera nocivi in quanto considerati stimolatori di insulina
  • Latte
  • Vino e aceto

Alimenti concessi.

  • Pasta: principale fonte di carboidrati
  • Carne e Pesce: da cucinare rigorosamente senza sale e consumare due volte al giorno.
  • Frutta e verdura: ad eccezione di pomodori e carote
  • Olio extra vergine d’oliva, burro, limone, pepe e spezie: condimenti da utilizzare per sostituire il sale.
  • Tè e caffè: sono ritenuti sostanze dimagranti in quanto contengono ormoni con un effetto opposto all’insulina.

Dieta Lemme: Cosa e come mangiare

La Dieta Lemme prevede due fasi di durata diversa che hanno l’obiettivo di permettere prima il dimagrimento e poi il mantenimento del peso corporeo raggiunto.

Prima fase: Dimagrimento.

La prima fase della Dieta Lemme è quella più restrittiva e dura fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. La durata è dunque variabile a seconda della velocità con cui viene raggiunto il dimagrimento desiderato.

Da notare che in questa prima fase il piano alimentare diario deve venire prescritto da un medico ogni due giorni in base alla reazione dell’organismo del paziente.

Seconda Fase: Mantenimento.

Dopo aver raggiunto il peso corporeo ideale, scatta la seconda fase della Dieta Lemme: nell’arco di tre mesi vengono gradualmente reintrodotti alcuni alimenti vietati nella prima fase in modo da permettere al paziente di identificare quali cibi o quali combinazioni di alimenti sono più dannose per il suo organismo.

Gli alimenti vietati nella fase di dimagrimento che vengono poi reintrodotti in quella di mantenimento devono venire consumati sempre al mattino, in quanto è la prima parte della giornata quella in cui l’indice glicemico è più favorevole.

Dieta Lemme: Proprietà benefiche e dimagranti

Ma veniamo alla domanda principale: la Dieta Lemme funziona?

Nonostante la considerevole presenza di carboidrati e la mancanza di limitazioni alla quantità, questo regime alimentare può effettivamente aiutare a perdere peso velocemente arrivando a dimagrire di anche 10 kg in un mese.

La Dieta Lemme ha inoltre il grande pregio di ridurre efficacemente il tessuto adiposo e, di conseguenza, a contrastare inestetismi come la cellulite.

Dieta Lemme: Controindicazioni e rischi

Come tutti i regimi alimentari sbilanciati, la Dieta Lemme presenta dei rischi per la salute se protratta a lungo. Ecco alcune delle principali controindicazioni:

  • Affaticamento di reni e fegato a causa dell’eccessivo consumo di proteine
  • Abbassamenti di pressione, capogiri e debolezza a causa della totale eliminazione del sale
  • Monotonia di sapori e alimenti
  • Difficile applicabilità (specialmente per quanto riguarda la pasta al mattino!)

Per questi motivi è fondamentale seguire la Dieta Lemme solo sotto costante supervisione medica ed evitarla durante gravidanza e allattamento.

Elisa

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